Sabato 4 e domenica 5 maggio

Nella giornata di sabato 4/5 abbiamo svolto un’ esperienza esclusiva  immersi nella proprietà della famiglia Spinola. La giornata è iniziata alle ore 9.30 presso Monile Viaggi, dove il nostro gruppo di 30 persone ha ritirato il materiale cartaceo con le indicazioni delle aziende vitivinicole da visitare, il salvagoccia e il calice per le degustazioni.

La mattinata è stata dedicata alla visita guidata alle ore 11.00 del Forte di Gavi. Una fortezza militare di notevoli dimensioni che sovrasta la città.  E’ una fortezza di tipo prettamente difensivo costruita dai genovesi su un preesistente castello di origine medioevale.

Avvicinandoci dal paese si scorge la salita ripida e le alte mura che dominano la scena; arriviamo all’ingresso e una volta ritirati i biglietti iniziamo la nostra visita. La guida ci spiega che la storia del Forte di Gavi si articola su vari periodi. La struttura originaria venne edificata poco prima dell’anno 1000, se ne ha testimonianza in alcune documentazioni del 973, come castello, vista la favorevole posizione di vedetta. Ma la sua funzione militare come fortezza crebbe nel 1600, dopo un primo ampliamento nel 1540 che lo vide già trasformarsi in un piccolo forte. Venne ampliato e rinforzato tra il 1626 e il 1629 per mezzo di interventi che lo tramutarono nella possente fortezza che oggi ancora possiamo osservare.

Il Forte è sempre stato una caserma ben studiata a livello difensivo e difficile da espugnare. Sopravvisse fino al 1800, periodi in cui, dopo la caduta di Napoleone, subì un disarmo e un ulteriore ampliamento per la sua conversione in carcere. Nelle celle, strette e anguste, trovavano alloggio i prigionieri, spesso costretti  a condizioni di vita estreme. Gli spazi sovraffollati erano scarsamente puliti e l’unico spiraglio di luce proveniva da feritoie nel muro da cui si vedono in lontananza i monti liguri.

Il Forte di Gavi è stato restaurato nel rispetto delle architetture militari nella seconda metà del 1900 e oggi, sotto la Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte, è amministrato dagli Amici del Forte di Gavi che hanno il compito di valorizzare e promuovere questa struttura militare genovese.

Il nostro itinerario, dopo il racconto della storia della Fortezza, ci permette di vedere gran parte della struttura risalente al 1600, che comprende i portali e le mura difensive, sale internamente passando accanto al cortile principale  e arriva sulla più alta delle terrazze erbose, agli angoli della quale si trovano le garitte seicentesche utilizzate dai soldati come torrette di guardia.

Nella parte alta troviamo il prato terrazzato che ci permette di godere di un’ampia vista sul territorio circostante il paese e sul borgo di Gavi, radunato ai piedi della fortezza.

La visita prosegue nella zona più moderna, quella realizzata con l’ampliamento del 1800, dove si trovano le prigioni. La parte più suggestiva è quella che fu adibita a carcere, dove si trovano le celle. Oggi al loro interno sono state realizzate un’esposizione che racconta la storia del Forte di Gavi anche attraverso materiale fotografico e video che testimoniano come fosse all’inizio del secolo scorso.

Camminare dentro alle celle, ascoltare il racconto della guida sulle condizioni di vita dei reclusi, ha molto toccato! Benchè colpevoli di reato questi individui vivevano come se fossero in un lager, soprannome che spesso venne dato al Forte in quegli anni.

Di interesse è stato inoltre il filmato proiettato in una delle sale;  Grande Fuga da Gavi, nel quale il maggiore Jack Pringle racconta la sua fuga dal forte nel tentativo di raggiungere il confine. La sua fu l’unica fuga in cui dei prigionieri riuscirono a fuggire da questa fortezza dove in quel periodo erano detenuti gli ufficiali britannici che avessero già tentato la fuga da altre carceri.

Il nostro giro giunge al termine, la durata della visita è stata di circa un’oretta e ora ci dirigiamo verso il centro storico medioevale del paese  per fare una passeggiata e un light lunch e poi per proseguire verso Rovereto. Il pranzo viene fatto presso il ristorante “Peccati di Gola” nel centro di Gavi, dove ci viene proposto un menù degustazione con ottimi antipasti, due primi, gnocchetti di patate mantecati al castelmagno e i raviolini del plin al tocco di salsiccia e funghi porcini e come secondo, coppa di maialetto al Gavi servita  con patate al forno. E come dolce “lo spumone” antico semifreddo piemontese con amaretti, caffè e cioccolato fondente Novi. Una bontà!

Alle ore 15.30 ci attende la bellissima ESPERIENZA nella proprietà della famiglia Spinola. Qui troviamo la Signora Nora con il marito Andrea Spinola che ci illustrano le loro tre etichette di vini da agricoltura biologica dal gusto trasversale adatto alla cucina di tutto il mondo e ognuna con una sua caratteristica.:

Gavi del Comune di Gavi DOCG Massimiliano – vino biologico, è la loro punta di diamante; limpido e brillante, dal profumo intenso con note floreali ricche e persistenti e gusto morbido, ampio e appagante.

Gavi del Comune di Gavi DOCG Cralo – vino biologico, è il loro “classico”, profumo delicato e floreale che riporta la fragranza dell’uva, gusto armonico e fresco, piacevole e vivo in bocca.

Marchese col Fondo – vino biologico, è il loro “Frizzante” effervescenza leggera e persistente, dal profumo complesso con note fruttate, gusto fresco e piacevolmente citrino.

Ci raccontano che le vigne dell’azienda sono in una zona privilegiate e l’eccellenza del vino è tale da non richiedere alcun ingrediente proveniente al di fuori del territorio di produzione, così da preservare la massima espressione del Terroir. Grazie alla sua acidità, è un vino bianco che puo’ evolvere nel tempo, sviluppando caratteristiche diverse da quelle iniziali e passando dalle note floreali a quelle di frutta fresca: è un vino che anche in bottiglia continua a vivere.

Dopo la bellissima spiegazione, a bordo di un carro trainato da un trattore, accompagnati dai proprietari abbiamo fatto un giro attraverso campi, vigneti passando accanto ad un meraviglioso laghetto tra i salici. Qui abbiamo fatto un pic nic degustando le tre etichette di vini biologici, assaporando le bontà delle materie prime e della cucina locale davanti ad un panorama mozzafiato che spazia dalle colline al Monte Monviso.

Un’ avventura molto interessante, abbiamo trascorso un pomeriggio all’aria aperta all’insegna della pace e della tranquillità! Dopo aver fatto il check in presso il Golf Hotel a Serravalle Scrivia il nostro gruppo si dirige verso l’ Outlet,  per una visita libera e per un’ ESPERIENZA di shopping.

Alle ore 20.30 tutto è pronto per la cena presso la cantina dell’azienda agricola “La Bollina”, una cena a buffet con ottimi vini da degustare.

La serata giunge al termine, domani ci attende un percorso enogastronomico molto ricco con visite e degustazioni delle migliori Tenute.

Domenica 5 Maggio

Abbiamo trascorso una giornata tra le colline del Gavi, alla scoperta del vino bianco piemontese e dei prodotti locali.

Il nostro gruppo, nonostante la pioggia e il brutto tempo, che nel mese di maggio sinceramente non era previsto, ha partecipato al percorso enogastronomico da noi proposto iniziato alle ore 10.00 con la prima visita della società agricola “La Bollina” a Serravalle Scrivia. La tenuta è composta da 25 ettari di vigneti, l’hotel di charme “Villa la Bollina” , “il Serravalle Golf hotel”, e “il Serravalle Golf Club”. Durante la degustazione il Signor Mirco ci ha raccontato la storia della sua terra attraverso la linea di vini più celebre dell’azienda: la linea della bicicletta.

Molti ricordano le imprese sportive di Costante Girardengo e Fausto Coppi, due piemontesi DOC, nati a pochi chilometri da qui, la tradizione ciclistica è stata riassunta in queste tre etichette.

Dalla linea della bicicletta è stato assaggiato il Gavi D.OC.G che riporta in etichetta una bici d’epoca, sintesi dell’antichità di questo vino che in questa zona ha da sempre trovato la sua vocazione ed esaltazione. Un Gavi leggero, delicato con note morbide di fiori e paglia.

Rappresentato da una bicicletta stile “Graziella”: il BENEFICIO è un Monferrato Bianco D.O.C. prodotto con uve chardonnay in purezza.

Dal carattere più vivo e marcato questo vino vede una quota delle uve subire un affinamento in barrique per circa tre mesi e la restante parte della cuvée in acciaio.

Accompagnato da pizza e focaccia proseguiamo la degustazione con il MINETTA, che in etichetta reca una bici da corsa rossa fiammante, subisce fermentazione e affinamento esclusivamente in acciaio regalandoci il più classico dei Barbera. Fresco, profumato, con una nota fruttata fresca e una bocca leggera e piena questa Barbera be simboleggia i modi garbati, rigorosi e capaci che l’azienda “La Bollina” è capace di sfruttare.

Proseguiamo la degustazione con il TINETTA, un vino rosato fermo, da uve nebbiolo, color corallo e terminiamo con un CUVEE BLACK , un bianco secco da aperitivo ottenuto con metodo charmat.

Dopo un’ora di spiegazioni e degustazioni con auto propria ci rechiamo presso “Cascina degli Ulivi”, l’azienda agricola biodinamica situata sulle colline di Novi Ligure. Ci viene spiegato che l’arte di fare vino consiste nell’accompagnare un processo naturale nel suo divenire. Nella proprietà si pratica il “sovescio erbario”, un sistema naturale per rendere fertili i terreni, limitando al massimo                                       l’uso di sostanze chimiche, tutti i vini della cantina hanno il marchio “tripla A” e sono certificati Agrobiodinamica e Bios. Vengono offerti per la degustazione Il Gavi “FILAGNOTTI” e il bianco “SEMPLICEMENTE VINO”.

Il tour prosegue verso l’Azienda Agricola Cascina Perpetua che ospita, nel suo salone degustazioni, l’Azienda Valditerra e L’Azenda La Cedraia. Presso l’Azienda Agricola Valditerra viene fatto assaporare il Gavi D.O.CG. di colore giallo paglierino, con un profumo fresco, fruttato e intenso.

Struttura e gusto equilibrato per una sensazione calda e vellutata. Adatto come aperitivo, indicato per antipasti , frutti di mare e pesce. A seguire degustiamo un Gavi Selezione e un ottimo rosato.

L’azienda Agricola “La Cedraia” con Marco Cremonini ci presenta il vino che ha ottenuto la certificazione di “vino sostenibile” attraverso il programma Viva del Ministero dell’Ambiente, presentato anche all’Expo 2015 di Milano.

Un Gavi DOCG che colpisce per armonia, profondità e ricchezza di note. Sapore decisamente secco piacevolmente fresco intenso e moderatamente persistente.

Viene fatto assaporare anche il Monferrato rosso composto da dolcetto, merlot e cabernet.

Al termine di questa degustazione abbinata a focaccia e salame abbiamo un’oretta di tempo per un veloce pranzo fatto al “Banco” di Novi Ligure con antipasti, pizza e farinata.

Alle 14.00 pronti per ripartire …il Castello di Tassarolo e la Zerba ci attendono!

Arriviamo a Tassarolo all’azienda vitivinicola “Castello di Tassarolo” e ad attenderci troviamo la Signora Massimiliana Spinola che spiega l’agricoltura biodinamica, l’amore per la terra e l’aiuto della lavorazione della terra tramite il “Cavallo Pesante” che permette di lavorare il terreno in superficie senza rivoltarlo in profondità. Vengono dati al terreno solo alimenti naturali e anche il loro vino è biodinamico cioè senza solfiti e solo naturale.

Ci viene proposto come degustazione: lo “SPINOLA GAVI DOCG” biologico, il Gavi tradizionale, fresco, leggero e facile da bere. Un vino elegante con un profumo intenso, ma raffinato con toni floreali e di frutta. Il “CASTELLO GAVI DOCG” biologico, è un Gavi superiore, un vino più complesso, con un profumo più intenso ed intrigante, ha una maggiore struttura a causa di una vendemmia più tarda e di una prolungata fermentazione a temperatura molto bassa.

“TITOUAN GAVI DOCG” senza solfiti, biologico, è un vino ben strutturato e rotondo. La sua armonia ed il suo equilibrio sono frutto della qualità di uve che provengono da una vigna scelta da Henry, predestinata alla coltivazione a cura sua e del suo cavallo Titouan.

“TITOUAN BARBERA DOC” senza solfiti, biologico. Una barbera in purezza, piacevole e facile da bere, un vino raffinato. Le vigne da cui provengono queste uve sono lavorate da Henry e dal suo cavallo.

Assaggiamo ancora il “CUVEE MONFERRATO”, “SPARKLING” e “ROSA SPINOLA”.

Salutiamo e ringraziamo la Signora Massimiliana e ci spostiamo nella vicina Azienda Vitivinicola “La Zerba” , qui ad accoglierci c’è il Signor Andrea che ci spiega la storia della sua famiglia, fin dal 1973 si è sempre dedicato alla coltivazione dei vigneti, dalla fase della potatura fino alla vendemmia. Dal 2015 “La Zerba” è passata al biologico. Daa anni quindi effettua solo diserbo meccanico e concimazione con letame bio. La vendemmia, svolta rigorosamente a mano, avviene in apposite ceste per salvaguardare la qualità delle uve. Una volta raggiunta la cantina, le uve vengono pressate e inizia la fase della vinificazione. Ci ha fatto accomodare nella sua taverna in un grande tavolo presentandoci il loro vino e accompagnandolo con focaccia, salumi, formaggio montebore e insalata di riso.

Gavi Bio , Gavi tradizionale dal colore giallo paglierino e brillante con sentori di frutta intensi e fiori bianchi. Dal sapore fresco e morbido con sensazioni minerali.

Gavi DOCG TERRAROSSA BIO prodotto con uve scelte nei vigneti con terra rossa argillosa, ha un grande corpo e un intenso profumo dovuto alla parziale fermentazione a basse temperature del mosto a contatto con le bucce.

GAVI PRIMIN dedicato al padre “Livio Lorenzi Primin” che con le sue radici contadine ha trasmesso

Il suo amore per la terra. Al naso ha note agrumate di fiori banchi, con sensazioni minerali che circondano la pietra focaia.

BARBERA BIO vino pieno e morbido dal finale fruttato. Di colore rosso rubino, profumo vinoso con note di ciliegia, mora, prugna e petali di rosa.

Proseguiamo alle ore 15.00 con la visita dell’Azienda Vitivinicola “La Piasola” a Rovereto. Qui Marco ci fa visitare la sua cantina spiegandoci i vari passaggi dalla raccolta dell’uva alla produzione del vino bianco Gavi.

Per l’occasione il produttore ci ha presentato un’etichetta nuova “Il Bianchino” nata da una sua invenzione che ha creato così un vino bianco semplice adatto per tutte le occasioni, dall’aperitivo alla cena e a diverse soluzioni di cibi, aperitivi, salumi, formaggi, pesce e focaccia.

Proseguiamo alle ore 16.00 verso l’Azienda Agricola Cascina San Bernardo dove ad attenderci troviamo la Signora Gatti con il marito e ci fanno degustare il GAVI DOCG di loro produzione, accompagnato da affettati, formaggi e dallo gnocco fritto, Gavi è di colore giallo paglierino chiaro e con vivi riflessi dorati. Questo vino si accompagna alla cucina a base di pesce, anche alla griglia, perfetto con carni bianche, piatti vegetariani o salse cremose ed elaborate.

Tratto distintivo della cantina è stato aver assaggiato diverse annualità del Gavi e soprattutto apprezzare la loro conservazione ed originalità. Specialmente l’annualità 2011, Davvero ottimo!!

Il nostro tour prosegue con la visita di “Villa Pallavicini” a Monterotondo, lasciamo l’auto nel parcheggio e costeggiando la bellissima piscina a piedi saliamo fino alla Villa. Qui Alessandro ci accoglie facendoci degustare il NIBIO’ di colore rosso rubino molto intenso, con riflessi violacei, dal profumo complesso di frutti di bosco, lamponi, more e prugne. Gusto intenso, gradevole e armonico di grande eleganza. Viene affinato per 18 mesi in barrique di rovere che esaltano l’ampia struttura del vino stesso e il Bugiardo, un vino secco frizzante ideale per aperitivi che è stato proposto  sia nella versione “Bianco” che “Rosè”; tutto accompagnato da un’ottima focaccia calda appena sfornata!

Come ultima tappa ci dirigiamo verso L’Azienda Agricola Biodinamica “La Raia” , qui troviamo la Signora Elena ad accoglierci, ci racconta come La Raia sia diventata Azienda Agricola Biodinamica certificata Demeter, ottenendo un riconoscimento internazionale dei prodotti biodinamici. Qui viene raccolta l’uva a mano selezionando i grappoli migliori, fermantano con lieviti autoctoni e lavorano a basse temperature. La permanenza per lunghi tempi sui lieviti consente di produrre vini ricchi di sostanze protettive e antiossidanti. Il Pisè è la migliore rappresentazione della filosofia della Raia, un vino longevo, complesso che stupisce nella sua evoluzione olfattiva, nei giorni successivi l’apertura; una continua scoperta di profumi che si sprigionano nel tempo.

Il GAVI RISERVA interpreta la tradizione del territorio, le uve raccolte leggermente surmature restituiscono un vino dalle note agrumate di canditi e miele. Questi i due vini che sono stati presentati e che abbiamo potuto assaporare.

La signora Elena spiega inoltre che non ricorrano a nessun prodotto chimico in vigna ma utilizzano solo  preparati naturali come cristalli di silicio  dinamizzati per accompagnare la crescita delle piante. La cantina è costruita con materiali antichi come il legno, il vetro e la terra cruda chiamata anche Pisè, con questa tecnica l’architetto austriaco Martin Rauch ha costruito il muro portante dalle mille sfumature gialle e rosse.

La nostra giornata è così giunta al termine…ci lasciamo alle spalle i bellissimi vigneti dell’azienda e torniamo verso casa, felici e soddisfatti di questa piacevole domenica.