Siete pronti a partire per l’Egitto?

Siete pronti per un tuffo nel Mar Rosso oppure un’esplorazione tra i templi e i monumenti dell’Antico Egitto?

Benissimo, ecco alcune delle cose curiose, interessanti o utili da conoscere prima di arrivare.

L’Egitto è sicuramente una delle terre più antiche del mondo, ed anche la prima che ha conosciuto la civiltà; infatti, ancora oggi vanta innumerevoli tradizioni che la rendono unica nel suo genere. Usi e costumi dell’Egitto sono infatti molto apprezzati dai turisti di tutto il mondo, per una serie di motivi che descriveremo.

Osservare regole di comportamento

L’Egitto è oggi un Paese prevalentemente musulmano, dedito ad osservare precise regole di comportamento basate su quattro principi: il pellegrinaggio alla Mecca, il digiuno del mese di Ramadam, la preghiera e l’imposta coranica.
Sono dei compiti imprescindibili per creare un legame con Dio. La loro Bibbia è il Corano, da cui traggono molti insegnamenti come la legge, il culto e soprattutto come abbiamo già anticipato, il rapporto tra Dio e le persone.
Sul territorio egiziano sono comunque presenti anche piccole minoranze religiose costituite da cattolici, armeni, greco-ortodossi e protestanti.

L’economia

Tantissimi sono stati gli interventi da parte del Governo nel corso degli anni arginare il problema dell’avanzamento del deserto, il quale oggi occupa gran parte del territorio egiziano.
Tuttavia la costruzione di dighe e bonifiche ha consentito di far diventare l’agricoltura una delle principali risorse dell’Egitto. Con il tempo anche il settore industriale ha mostrato un notevole incremento, insieme ad esso anche quello turistico ha subito un’incoraggiante impennata.
Entrambi i settori sono entrati a far parte con pieno diritto nell’approviggionamento economico dell’Egitto. La popolazione molto gioviale e ospitale, mette a proprio agio i turisti che ogni anno affollano il Paese per ammirare le secolari tradizioni locali con feste e balli come la famosa danza del ventre, e soprattutto i musei all’aperto tra i più esclusivi del mondo come ad esempio la Valle dei re con le sue antiche tombe dei Faraoni.

Enigma delle piramidi

L’arte e la cultura sono impresse in ogni singolo grandioso monumento, attraverso i quali i grandi faraoni, hanno scritto una storia indelebile e in alcuni tratti indecifrabile, come ad esempio l’enigma delle costruzioni delle piramidi. Il mare invece con la sua barriera corallina, e il deserto con le sue dune, i pigmenti ed i suoi tramonti indimenticabili fanno da cornice a questo Paese fiabesco e ammaliante, che insieme ai suoi usi e costumi è tra i più gettonati al mondo dal punto di vista turistico.

La cucina egiziana

La cucina egiziana ha molte caratteristiche in comune con quella mediterranea, ed in particolare quella turca, greca, libanese e palestinese, nonostante abbia una grossa influenza anche della gastronomia mediorientale, in particolare la cucina tipica africana come il cous cous, il kebab e il falafel.
Cucina molto varia, saporita, colorata e al tempo stesso raccomandabile per la salute perché povera di grassi.
Presenta ricette dalle origini antiche e materie prime locali, soprattutto verdure, frutta e legumi provenienti dal delta e dalla fertile valle del Nilo.
Negli ultimi anni sta tornando in voga anche la produzione del vino, che in questi territori ha origini antichissime, e poi il pane ed i formaggi.

Piatto nazionale: Kushari e Ful Medames

La maggior parte degli egiziani considera il Ful Medames o il kushari, come piatto nazionale.
Il kushari è un piatto di pasta e salsa al pomodoro con riso, ceci, lenticchie, cipolle caramellate e aglio che mette insieme tradizioni e culture diverse.
Il Ful Medames è una purea di fave mescolate ad aglio, olio e succo di limone, molto simile all’hummus. Di solito si mangia semplicemente con il pane ma puo’ essere accompagnato da uova bollite, salsa di pomodoro o burro.
Gli antichi egizi sono noti per il grande utilizzo di aglio e cipolla, sia schiacciate fresche che fritte, usate per preparare numerosi piatti.

Kebab e Kofta

Altri piatti tipici della cucina egiziana includono il famoso kebab e il kofta, realizzati con carne d’agnello, carne tritata e spiedini cotti su carboni.
In alternativa c’è lo Shawerma è un panino popolare di carne o pollo, rotolato solitamente in pane di pita con la salsa di Tahina. Il Dukkah è invece un brodo asciutto di dadi tagliati, semi e spezie orientali.
Gli egiziani usano inoltre il riso piccante nelle verdure, nei peperoni verdi, nelle melanzane, nelle zucchine e nei pomodori per fare il Mahshi, che generalmente viene rotolato in fogli di viti o in fogli di cavolo.

Antipasti

Come in Grecia, gli antipasti sono un elemento importante della tradizione culinaria egiziana. Li chiamano meze come in Grecia e sono serviti insieme al pane prima del piatto principale.
Tra i più diffusi c’è l’hummus profumato al cumino, il baba ghannoug, una salsa a base di melanzane, mescolate con la tahina, olio, aglio e altri aromi, di solito accompagnata dalla pita.
C’è poi il duqqa, un preparato con frutta secca, spezie o semi. Ottime le specialità egiziane a base di pasta fillo, come il gollash in cui il ripieno prevede
formaggio o carne macinata, molto simile al brik tunisino. E poi i sottaceti e le insalate, spesso arricchite dalle immancabili spezie.

Spezie

Le spezie sono un ingrediente importante nella cultura e nella cucina di quasi tutti i paesi del medio Oriente, tra cui anche l’Egitto. Qui si usano tanto il cumino, lo zenzero, il cardamomo, la cannella, i semi di anice, il peperoncino, i chiodi di garofano, l’alloro ed il prezzemolo.

Formaggi

In Egitto sono molto diffusi anche i formaggi. Pensate che le prime testimonianze di prodotti caseari in Egitto risalgono agli antichi Egizi.
Infatti alcuni affreschi rinvenuti su reperti nelle tombe egiziane ci raccontano che migliaia di anni fa in queste zone si beveva latte e si produceva burro e formaggio.
Oggi i formaggi si mangiano a colazione e si usano nelle ricette di molti dolci locali.
Uno dei formaggi più popolari è il domiati, prodotto con latte di mucca o di bufala. Poi c’è il baramily che è un formaggio invecchiato nei barili. C’è poi il rumi che è un formaggio salato simile al pecorino romano.

Pane e pizza

Il pane egiziano, denominato Eish Masri o Eish Baladi, una parola che inoltre significa “la vita”, accompagna la maggior parte dei pasti ed è prodotto fondamentale nell’alimentazione degli egiziani.
Si usa di solito un pane di tipo pita per accompagnare le salse o per avvolgere kebab, falafel… Soprattutto nelle zone rurali è diffuso anche l’eish merahrah, la cui particolarità si trova nell’impasto al quale si mescolano semi di fieno greco aromatizzato alla farina di mais, sorgo e grano. Un prodotto inserito nella lista dell’Arca del Gusto di Slow Food.
Gli egiziani sono però molto bravi anche a preparare la pizza, il cui impasto è molto simile a quello del pane.
Io ho avuto il privilegio di assistere alla tipica preparazione del pane a Hurghada ed è stata un’esperienza davvero molto bella.

Piatto unico

Di solito in Egitto, dopo gli antipasti si passa direttamente al piatto principale, che è generalmente un piatto unico, accompagnato da una serie di contorni. Nella cucina egiziana c’è una grande varietà di piatti vegetariani, a base di legumi e verdure. Sulla costa non mancano specialità di pesce e si trovano in tutto il paese piatti di carne (in particolare pollo, coniglio, anatra, piccione, agnello, manzo e pecora).

Dolci

Un viaggio in Egitto merita anche solo per i suoi dolci di questo Paese che sono buonissimi.
Assaggiare la halawa, una pasta di sesamo e frutta secca che ricorda un po’ il nostro torrone morbido, servito per lo più a forma di palline. Si mangia a colazione, dopo i pasti o si utilizza per altre ricette come la sakalans con miele e panna.
Da provare la konafah o kunafa, fili di pasta fritti mescolati con burro e frutta secca. Le pasticcerie hanno spesso varianti con datteri, mango o altra frutta.
Il basbousa è invece un dessert a basedi semolino, sciroppo e frutta secca. Quest’ultimo ingrediente è protagonista pure del cous cous dolce e dell’atayef, una crepe servita nel mese del Ramadan.

Karkadé, the e caffè

Il tè e il caffè sono le bevande nazionali in Egitto. Sono entrambi scuri e dal sapore intenso. Sia tè che caffè sono un gesto di ospitalità importante in Egitto. Un’altra bevanda importante è il karkadè. Si tratta di una tisana a base di ibisco, zuccherata, servita calda o fredda anche da
venditori ambulanti in strada.
Bere tè nel deserto è una cerimonia con cui i Tuareg augurano buoni auspici ai loro ospiti o, in alternativa, ai viaggiatori che incontrano sulla loro strada. Secondo la tradizione, la cerimonia del tè serve per avvicinare le culture distanti, per rilassare dopo le fatiche del deserto e per stringere amicizie e alleanze. Ogni degustazione è dettata da tre portate di tè: il primo amaro, il secondo agrodolce, il terzo dolce e saporito. Insieme queste bevande rappresentano i cicli
dell’esistenza: morte, vita e amore.

Cena del Ramadan

Si parla di breakfast del Ramadan, cioè un grande cenone a buffet tipo il nostro capodanno, chiamato breakfast perché per loro è il primo pasto della giornata. Avviene al tramonto dopo il suono di un cannone che annuncia che si può finalmente accantonare il digiuno. Durante il digiuno del Ramadan i musulmani non possono nemmeno bere, nonostante in Egitto ci siano 30 almeno gradi all’ombra!
Il Ramadan dura 30 giorni e cade nel nono mese dell’anno. La sua sacralità è fondata sulla tradizione coranica, secondo la quale Maometto in questo mese avrebbe ricevuto una rivelazione dall’Arcangelo Gabriele. La parola Ramadan in arabo significa “mese caldo”, il che fa ritenere che in origine fosse un mese estivo. Oggi invece il Ramadan cade ogni anno in un momento diverso dell’anno solare, e quindi man mano in una stagione diversa in quanto il
calendario islamico, come fu stabilito da Maometto, è legato ai cicli lunari e quindi è composto da 354 o 355 giorni, dieci o undici giorni in meno dell’anno solare. Durante il Ramadan il Corano prescrive l’obbligo del digiuno dall’alba al tramonto, il cui mancato rispetto è sanzionato penalmente, astenersi dal fumare e dall’avere rapporti sessuali. Quando tramonta il sole il digiuno viene rotto ed i musulmani fanno gran festa. Nella cucina egiziana ci
sono parecchi dessert speciali quasi esclusivi del Ramadan, quali ad esempio il Konafa e il Atayef.

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